1° GIORNO: Arrivo dei partecipanti ad Antofagasta.
L’arrivo è previsto in un giorno lavorativo in quanto si dovrà provvedere a firmare l’autorizzazione all’espatrio delle motociclette prese a noleggio.
2° GIORNO: Antofagasta – San Pedro de Atacama
Una volta completate le formalità burocratiche siamo pronti per affrontare la strada. Lasciamo Antofagasta dirigendo a sud per raggiungere “La mano del desierto” l’iconica scultura che spunta dalle sabbie come la mano di un misterioso gigante, stagliandosi nel cielo. Riprendiamo a far scorrere le ruote verso nord est, attraversando il Deserto di Atacama (una delle aree più aride del pianeta, dove le precipitazioni sono quasi nulle) per raggiungere il suo centro principale, vale a dire San Pedro de Atacama.
3° GIORNO: San Pedro de Atacama
Dedichiamo la giornata all’esplorazione della regione, visitando la laguna di Chaxsa e la Valle della Luna, guidando anche su strade a fondo naturale, per poi fare ritorno a San Pedro de Atacama.
4° GIORNO: San Pedro de Atacama – Purmamarca
Oggi attraverseremo il nostro primo confine, arrampicandoci lungo la Ruta 27 fino ai 4.200 metri del Paso de Jama che separa il Cile dall’Argentina. Guideremo in un paesaggio lunare, in un deserto d’alta quota dove risaltano le sagome abbacinanti del Salar de Pujsa e del Salar de Loyoques.
5° GIORNO: Purmamarca – Salta
Dai 2.100 metri di Purmamarca scendiamo fino ai 1.100 metri di Salta, una delle città più belle di tutta l’Argentina. Salta è una destinazione molto gradita dai turisti poiché si trova ai piedi della cordigliera delle Ande e vi si possono trovare numerosi esempi di architettura coloniale spagnola, motivo per il quale la città e famosa.
6° GIORNO: Salta – Tarija
La tappa odierna si sviluppa lungo l’asse nord-est e ci consentirà di guidare lungo una sorta di confine geologico, mantenendo le Ande alla nostra sinistra e il bacino amazzonico a destra. Anche se considerata tappa di trasferimento non mancheranno le occasioni per attraversare scenari interessanti. Cinquanta chilometri a nord di Oran si trova il Puente Internacional de Aguas Blancas, che scavalcando le acque del Rio Bermejo funge da valico di confine tra Argentina e Bolivia.
Una volta espletate le formalità doganali attraverseremo, in direzione nord ovest, un tratto di macchia amazzonica per raggiungere nuovamente i primi rilievi andini, fermandoci per la notte a Tarija.
7° GIORNO: Tarija – Potosì
Da Tarija riprendiamo a scalare le Ande lungo la Ruta Nacional 1, passando dai 2.000. metri della città di partenza ai 4.000 metri di Potosì, una delle città più alte al mondo e famosa in passato per la ricchezza delle sue miniere d’argento. Popolata da oltre 200.000 persone durante il suo periodo di massimo splendore, oggi Potosì sopravvive grazie alle poche, ma utili, attività estrattive e a una sorta di turismo minerario, il quale consente di prendere parte a visite guidate delle miniere non più in esercizio.
8° GIORNO: Potosì – Colchani
Lasciamo Potosì e dirigiamo verso sud ovest per scoprire uno degli highlights di questo viaggio. Dopo circa 230 chilometri di guida in uno spettacolare deserto roccioso, le nostre ruote raggiungeranno Colchani, attraverseranno il piccolo agglomerato di case e imboccheranno una strada in terra battuta che porta dritta fino alle sponde del Salar de Uyuni, a pochi metri dall’hotel dove passeremo la notte.
9° GIORNO: Colchani – Salar de Uyuni – Colchani
Il programma della giornata prevede una spettacolare esperienza di guida: infatti, se le condizioni della salar lo consentiranno (superficie del lago asciutta), potremo far correre le nostre moto sulla sterminata distesa di sale. In caso contrario (superficie bagnata) attraverseremo comunque il Salar de Uyuni (la più grande distesa salata del pianeta), ma lo faremo a bordo di più confortevoli, e idonei, 4×4.
10° GIORNO: Colchani – La Paz
Dalla capitale delle attrazioni boliviane, il Salar de Uyuni, il nostro itinere si sposta verso la capitale vera del Paese, La Paz. Situata a oltre 3.600 metri in una conca naturale circondata da montagne, La Paz si fregia del titolo di capitale più alta del mondo.
11° GIORNO: La Paz – Coroico – La Paz
Oggi affronteremo un’altra spettacolare avventura, per la quale occorreranno determinazione e nervi saldi. Imboccheremo infatti la Ruta Nacional 3, vale a dire quella stradina tutta curve e precipizi che risponde al nome di Via degli Yungas, meglio conosciuta come Camino de la Muerte. La strada, stretta e non asfaltata, parte dai 3.600 metri di La Paz e tocca il suo punto più alto a 4.650 metri prima di scendere nel bacino amazzonico fino ai 1.500 metri di Coroico. Sarà sicuramente un’esperienza elettrizzante percorrerla, mantenendo sempre un alto livello di attenzione e di prudenza.
12° GIORNO: La Paz- Arica
Da La Paz attraversiamo l’altopiano andino in direzione sud ovest per raggiungere Jancoaque e da qui il confine per il nostro ultimo attraversamento transfrontaliero che ci riporta in Cile. Guidiamo sempre in un deserto d’altura, a un’altezza superiore ai 3.000 metri circondati da un paesaggio lunare, in cui è facile perdersi con i propri pensieri. Rientrati in Cile, percorreremo su un toboga pieno di curve che porta il nome di Ruta Nacional 11 e che scende dai 3.500 metri di Putre fino alle sponde del Pacifico, dove ci potremo rilassare ammirando le onde dell’oceano.
13° GIORNO: Arica – Iquique
La nostra rotta ha ormai preso stabilmente la direzione sud, perché siamo arrivati alle battute finali di questa esperienza in America australe. I giorni sembrano volati, così come i chilometri, ma non le emozioni e le bellezze che la natura ci regala. Da Arica seguiamo la Ruta 5 (conosciuta anche come Panamerica Norte) che piega all’interno, evitando l’alta e frastagliata costa pacifica e offrendoci ancora paesaggi di desolante bellezza, esaltando ulteriormente, se mai ce ne fosse bisogno, il piacere della guida.
14° GIORNO: Iquique – Antofagasta
E venne l’ultimo giorno, quello che nessuno dopo una tale avventura all’altro capo del mondo vorrebbe veder sorgere. Iquique e Antofagasta si affacciano entrambe sull’oceano, ma sono separate da 400 chilometri che percorreremo tenendo costantemente il Pacifico alla nostra destra e i rilievi sabbiosi, spesso coperti dalle nubi, alla nostra sinistra. Seppur apparentemente scontata, la tappa saprà invece regalare quadri di una natura semplice ma dalla bellezza prorompente.
L’arrivo ad Antofagasta è previsto per il pomeriggio. Riconsegneremo le moto, avremo tempo per ritemprarci con una doccia e saremo infine pronti per la cena di commiato.
15° GIORNO: Voli di rientro
A seconda delle opzioni scelte, i partecipanti procederanno verso l’aeroporto di Antofagasta per imbarcarsi sui voli che li porteranno prima a Santiago e da qui verso la loro destinazione finale.
Il rientro in Italia sarà meno malinconico pensando ai momenti intensi vissuti insieme agli altri compagni di viaggio in quello che non può essere considerato un semplice viaggio di piacere in moto, ma una vera e propria avventura, un’esperienza il cui ricordo difficilmente si affievolirà anzi, tornerà a galla quando meno ve lo aspettiate, facendovi riaccendere quella scintilla di desiderio che vi porterà sicuramente a conoscere qualche altra parte di questo splendido mondo a cavallo di una motocicletta.