1° GIORNO: arrivo a Tbilisi in serata e incontro con i partecipanti in hotel.
2° GIORNO: Tbilisi – Vardzia, 220 km; quota max 2.350 m; on/off 35%/65%
Prendiamo possesso delle moto e ci dirigiamo a ovest della capitale su strade tranquille che ci permettono di prendere confidenza con la viabilità locale. Si viaggia su strade tranquille che costeggiano i laghi più grandi della Georgia. Fra alcuni tratti di ghiaia e strade in pietra del XII secolo, i paesaggi cambiano di continuo dal verde lussureggiante a viste su pianure aperte interrotte solo dai pastori con le loro greggi. Ci dirigiamo a Vardzia, un monastero costruito all’interno di un’enorme roccia, spesso usato come rifugio durante le guerre. Nell’XI secolo un terremoto ha distrutto la parete frontale, e oggi è possibile visitare le grotte dove vivevano i monaci. Dopo la visita di questa meraviglia ci dirigiamo verso i Vallodias Cottages: un AgroHotel con tutti i comfort e un’ottima cena servita nel giardino a base del pesce pescato nel fiume che scorre proprio in mezzo alla proprietà. Un hotel di lusso con un giardino incantevole, una piscina con vista sulla città delle caverne e un’incredibile cucina locale.
3° GIORNO: Vardzia – Kutaisi, 180 km; quota max 2.100 m; on/off 40%/60%
Da Vardzia ci spostiamo in direzione nord verso Kutaisi, in una regione completamente diversa con bellezze naturali stupefacenti. Affrontiamo un passo fuoristrada di 40 km da Sairme ad Abastumani attraverso una zona di verde, a tratti quasi una giungla, che ci porta a superare il punto più alto del più grande parco nazionale d’Europa. Passiamo poi davanti ad alcune località termali di epoca sovietica, di cui la zona è ricca. Dalle cime del Basso Caucaso scendiamo infine verso Kutaisi, una città storica rilassata ma vivace, che offre molto da scoprire. Il nostro hotel si trova in pieno centro, a 5 minuti dal miglior ristorante della città, dove gusteremo un’ottima cena.
4° GIORNO: Kutaisi – Svaneti, 250 km; quota max 2.200 m; asfalto/cemento rotto 50%/50%
Procediamo verso lo Svaneti, conosciuto per le città di Mestia e Ushguli, ma l’intera regione è bellissima. L’area è nota per la sua cultura distinta e per la sua indipendenza nel corso della storia: neanche i sovietici sono riusciti a sottomettere del tutto questa gente. L’isolamento della regione e l’avversione locale per l’autorità hanno molto contribuito. Lo Svaneti sembra un mondo a parte, con molte usanze e tradizioni pagane ancora vive. Un elemento della cultura materiale dell’area è ben visibile già dalla strada: le tradizionali torri di guardia di Svan, costruite tra il X e il XII secolo e utilizzate come torri di difesa.
5° GIORNO: Giorno di riposo nello Svaneti alla scoperta della vita e delle bellezze locali. Chi se la sente può fare un’escursione facoltativa sulle montagne più alte d’Europa o fare un giro ai laghi Koruldi.
6° GIORNO: Svaneti – Racha 220 km; quota max 2.600 m; on/off 70%/30%
Svalichiamo il passo meno conosciuto dallo Svaneti alla regione di Racha, che ci conduce attraverso le più remote montagne del Caucaso, con ghiacciai così vicini da poterli quasi toccare. Siamo nel regno della quiete, dove la natura immensa e potente ci fa sentire piccoli. Fino a Ushguli vediamo ancora le tipiche torri di avvistamento, poi troviamo solo natura incontaminata. Giunti nel Racha percorriamo le sterrate attraverso la foresta, passando per splendidi villaggi storici di case in legno, ed è come se tornassimo indietro nel tempo. Finiamo la giornata a Oni, in una delle più belle pensioni familiari della Georgia. La casa di 200 anni e la cena cotta con la stufa a legna rendono la serata davvero speciale.
7° GIORNO: Racha – Gori 200 km; quota max 1.800 m; on/off 100%/0%
La giornata inizia sulle sterrate della Racha orientale, un nirvana motociclistico di curve tra panorami sul Caucaso che si alternano a gole. Raggiungiamo l’alto Imereti su una strada nuova di zecca che sembra fatta per le moto, così bella che vien voglia di tornare indietro e ripercorrerla. Raggiungiamo infine la città di Gori, che non è riuscita a liberarsi dell’aria sovietica di cui è intrisa. La città non ha nulla di rilevante se non fosse che qui è nato uno dei georgiani più famigerati a mondo: Josiph Stalin. Chi fosse interessato può visitare il museo, che si propone di fornire un resoconto piuttosto insolito e inaspettato della figura di Stalin. Qui dormiremo in un hotel di lusso.
8° GIORNO: Gori – Ardoti 200 km; quota max 2.600 m; on/off 30%/70%
Ci dirigiamo di nuovo verso nord lungo strade ricche di curve; oltrepassato il bacino di Zhinvali percorriamo le strade che ne costeggiano il lato meno conosciuto. Stiamo andando nel Khevshureti, una delle regioni meno battute della Georgia con una natura spettacolare. Percorriamo 80 km di sterrata per raggiungere l’insediamento medievale di Shatilis, davvero in mezzo al nulla. Qui vivono solo tre famiglie durante l’estate, e durante l’inverno rimangono solo due persone a prendersi cura del bestiame, da cui si ricavano gli ottimi formaggi che mangeremo a cena.
9° GIORNO: Ardoti – Akhmeta, 190 km ; quota max 2.600 m; on/off 35%/65%
Questa è una giornata di pura gioia motociclistica. In cima al passo Datvisjvari ci aspettano panorami eccezionali. Dopo il passo ci dirigiamo verso la foresta di Sabaduri, e da lì prendiamo la direzione di Akhmeta. Un po’ più a est si trovano i villaggi di Zemo e Kvemo Alvani. Un rifugio per gli abitanti del Tusheti quando l’inverno si fa difficile. Passiamo la notte in un moderno cottage proprio accanto ai vigneti, rilassandoci nella piscina esterna.
10° GIORNO: Akhmeta – Tusheti 110 km; quota max 2850 m; on/off 20%/80%
Il Tusheti è un luogo mistico nel folklore georgiano. Un luogo dove i pastori praticano una dura transumanza tra i passi di montagna in inverno, per riportarle su a pascolare durante l’estate. Se dite ai georgiani di Tbilisi che state andando nel Tusheti, riceverete tutto il loro rispetto. La parte iniziale può essere un po’ impegnativa e con formazioni rocciose. Dopo di che ci aspetta l’ Abano Pass, famoso in tutto il mondo per la sua difficoltà quanto bello da attraversare. Raggiungiamo Omalo, il villaggio principale delle poche comunità che da secoli vivono in questa remota regione. Alloggiamo in una pensione a conduzione familiare con specialità locali e panorami da urlo.
11° GIORNO: Tusheti , 100 km; quota max 2900 m; on/off 0%/100%
Il Tusheti offre diverse perle da scoprire. Chi vuole potrà riprendere fiato, ma sarebbe un peccato rinunciare a un’escursione a Dartlo, uno dei villaggi più remoti di questa terra lontana dalla civiltà. È un insediamento medievale con evidenti resti della Peste Nera ancora visibili. Ci sono anche Bochorma e Diklo da visitare. Una giornata su percorsi tecnici dentro i panorami più spettacolari che si possano immaginare.
12° GIORNO: Tusheti – Tbilisi, 190 km; quota max 2900 m
Discendiamo l’Abano Pass per attraversare i vigneti del Kakheti, la regione nota per la grande produzione vinicola. Superiamo il Gombori Pass per rientrare a Tbilisi, dove riconsegniamo le moto e ceniamo insieme per l’ultima volta prima della partenza.
14° GIORNO: volo per l’Italia