GIORNO 1 DOMENICA 3 AGOSTO
Arrivo dei partecipanti all’aeroporto di Leh. Trasferimento in hotel. Relax e resto della giornata libero per meglio acclimatarsi all’altitudine. Cena. Leh si trova in un’oasi di montagna nella valle dell’Indo a 3.505 metri di elevazione. Consigliamo quindi di utilizzare la giornata per riposarsi, recuperare energie ed evitare eventuali fastidi dovuti all’altitudine.
GIORNO 2 LUNEDI 4 AGOSTO LEH-LEH 64 km, 2 ore
Colazione, e mattinata libera. Dopo pranzo provvederemo a ritirare le motociclette. Per prendere confidenza con le nostre Royal Enfield effettueremo un breve tour lungo la valle dell’Indo. Con un percorso in senso orario toccheremo i Gompa di Thiksey e Spituk, due tra i più iconici monasteri Buddhisti del Ladakh, per finire con lo spettacolare panorama dello Shanti Stupa. Una volta rientrati in hotel, avremo tempo per rilassarci prima del briefing introduttivo al tour. Cena.
GIORNO 3 MARTEDI 5 AGOSTO LEH-MERAK 175 KM 4H
La prima vera tappa del Grand Himalaya Tour ci porta al Pangong Tso, il lago le cui sponde sono condivise tra India e Cina. Per raggiungere lo specchio d’acqua dobbiamo però arrampicarci fino ai 5.360 metri del Chang La, il primo dei passi himalayani che affronteremo durante il viaggio.
Superato il check point di Tangtse proseguiamo verso Lukung, il primo insediamento che si affaccia sul lago. Da qui procediamo lungo la costa su una strada stretta ma assolutamente spettacolare, fino a raggiungere Merak, il villaggio dove trascorreremo la notte.
GIORNO 4 MERCOLEDI 6 AGOSTO MERAK-HANLE 187 KM 5H
Avete mai avuto il privilegio di fare colazione sulle rive di un lago himalayano, a 4.190 metri, ammirando le vette del Tibet sullo sfondo? Bene, quel momento è arrivato! Ci muoviamo continuando a seguire la sponda del lago verso est, poi dopo l’agglomerato di Kakstet piegheremo verso sud attraversando un’area remota dove si trova solo una base dell’esercito indiano a presidio del confine.
Dopo Chusul affronteremo la lunga e affascinante ascesa ai 5.436 metri del Kaksang La. Durante l’ascensione incroceremo il Mirpal Tso, un piccolo lago incastonato in una conca dall’aspetto lunare. Dopo il Kaksang La si scende di nuovo nella valle dell’Indo e prendendo a sinistra risaliremo il fiume fino a Loma. Da qui piegando a destra continueremo la nostra marcia fino al villaggio di Hanle, il cui monastero domina la suggestiva valle del fiume omonimo.
GIORNO 5 GIOVEDI 7 AGOSTO HANLE-HANLE 180 KM 5H
Oggi saliremo letteralmente sul tetto del mondo, raggiungendo i 5.799 metri dell’Umling La, il passo prossimo al confine cinese che detiene il primato di strada asfaltata più alta del pianeta. Come riscaldamento avremo invece il piacere di raggiungere i 5.524 Metri del Photi La prima di affrontare lo stretto e ventoso nastro di asfalto che porta all’Umling La. Data la consistente rarefazione dell’aria sosteremo sulla cima del passo il tempo necessario per scattare le foto di rito e per una tazza di caffè, poi ripercorreremo a ritroso lo stesso percorso, risalendo e ridiscendendo dal Photi La per rientare ad Hanle, dove faremo una veloce visita al monastero buddista prima di rientrare in albergo.
GIORNO 6 VENERDI 8 AGOSTO HANLE-THUKJE 151 KM 4H
Lasciamo Hanle procedendo verso ovest, ritrovando l’indo che attraversiamo a Mahe dopo aver visitato l’ennesimo check point. Lasciatoci alle spalle il grande fiume ci infiliamo in una piccola valle che si apre una volta raggiunto il villaggio di Sumdo. Da qui la strada sale dapprima impercettibilmente poi, con alcune curve, fino ai 4.972 metri del Pologongka La. Infine scenderemo, di poco, fino allo Tso Kar un piccolo lago salato incastonato in una corolla di vette brulle e innevate. Thukje, il minuscolo villaggio dove pernotteremo, si trova infatti a 4.530 metri. Lo scenario è decisamente singolare, con le vette che circondano il lago e le concrezioni saline che ricoprono le sponde dello specchio d’acqua.
GIORNO 7 SABATO 9 AGOSTO THUKJE-KEYLONG 243 KM 5H
Oggi passeremo la giornata sulla mitica Manali-Leh Highway, la spettacolare strada che collega lo stato pre himalayano dell’Himachal Pradesh a Leh e al Ladakh. Attraverseremo in sequenza le More Plains, un plateau lunare che si estende per circa quaranta chilometri a un’altezza di 4.800 metri, Pang, uno dei principali punti di sosta sulla strada per Manali, il Lachulung La a 5.065 metri, il Nakee La a 4.739 e il Baralacha La a 4.850 metri, entrando di fatto in Himachal Pradesh. La meta della giornata è Keylong, dove oltre alla vegetazione ritroveremo quote più consone alle nostre abitudini (la cittadina si trova infatti a 3.080 metri di elevazione).
GIORNO 8 DOMENICA 10 AGOSTO KEYLONG-MANALI 70 KM 2H
La tappa odierna è la più corta di tutto il tour, visto che guideremo per soli 70 chilometri in direzione di Manali. La cosa però non sarà priva di interesse, dato che attraverseremo l’Atal Tunnel che con i suoi 9 chilometri di lunghezza ci consentirà di raggiungere agilmente la meta in tarda mattinata. Una volta preso possesso delle camere avremo il pomeriggio a disposizione per fare i turisti tradizionali girando per Manali, una delle destinazioni montane più gettonate in India; una sorta di Cortina, ma decisamente meno snob e molto più caratteristica.
GIORNO 9 LUNEDI 11 AGOSTO MANALI-McLEOD GANJ 224 KM 7H
L’Himachal Pradesh è insieme all’Uttarankand uno dei due stati occidentali che si estendono tra le pianure alluvionali e l’Himalaya, per cui si può passare dalle aride vette montante alle lussureggianti valli e ai territori densamente popolati. Noi percorreremo la parte meridionale dell’Himalaya, avendo sempre alla nostra destra le vette del Dhauladar e a sinistra colline e pianure. McLeod Ganj si trova arroccata sui primi contrafforti himalayani. La cittadina, sobborgo di Dharamshala, era utilizzata in epoca britannica come colonia estiva dagli inglesi poi, dopo l’indipendenza del 1947 il governo indiano decise di offrire ospitalità al Dalai Lama e al suo seguito in fuga dall’occupazione cinese del Tibet del 1959. Da allora McLeod Ganj è diventata la sede del governo tibetano in esilio, raccogliendo l’eredità politica e spirituale di Lhasa, la capitale originaria caduta nelle mani delle truppe maoiste.
GIORNO 10 MARTEDI 13 AGOSTO McLEOD GANJ-DODA 291 KM 9H
Di nuovo in sella, di nuovo in strada, per affrontare la tappa più lunga di tutto il tour. Da McLeod Ganj scendiamo temporaneamente verso la pianura percorrendo la Pathankot-Mandi Road, poi riprendiamo a macinare curve e chilometri su strade meno trafficate e più gratificanti dal punto di vista paesaggistico. Tra salite, discese e villaggi attraversiamo il lago artificiale Ranjit Sagar, entrando di fatto nel Kashmir indiano. Proseguendo in direzione nord ovest affrontiamo l’ascesa ai 3.200 metri del Chattergala Pass. Scendendo lungo l’altro versante troveremo, alla fine della valle, il fiume Chenab che abbiamo già incontrato sulla Manali-Leh Highway. Giusto dall’altra parte del corso d’acqua si trova la cittadina di Doda, la nostra meta.
GIORNO 11 MERCOLEDI 13 AGOSTO DODA-SRINAGAR 223 KM 7H
La tappa odierna segue la NH44, la strada che partendo dalla capitale Delhi tocca Pathankot e Jammu prima di concludere la sua corsa a Srinagar.
A differenza dell’Atal Tunnel lo Chenani-Nashri Tunnel, anch’esso lungo 9 chilometri, non consente l’accesso alle motociclette, per cui saliremo fino a 2.194 metri per imboccare lo Jawahar Tunnel per poi discendere nella Kashmir Valley. Srinagar si trova a 1.554 metri di altitudine ed è il fulcro della cultura kashmira dove la prevalenza della popolazione segue la corrente sunnita dell’Islam. Una delle maggiori attrattive è il Dal Lake che bagna la parte orientale della città e sul quale stazionano numerose house boat e sfilano le altrettanto note Shikara, piccole e colorate imbarcazioni che vengono utilizzate per il trasporto di cose e persone. Altro punto di interesse di Srinagar sono le vecchie case kashmire, in pietra e legno, che ancora si affacciano sul fiume Jhelum.
GIORNO 12 GIOVEDI 14 AGOSTO SRINAGAR-KARGIL 214 KM 6H
Lasciamo Srinagar e la Kashmir Valley e riprendiamo a salire in questa stupenda avventura motociclistica attraverso l’Himalaya. Lo Zoji La è il passo attraverso il quale lasciamo il Kashmir per rientrare in Ladakh; la sua altezza non è vertiginosa, ma la sua spettacolare morfologia lascia il viaggiatore senza fiato. Poi sarà una lunga e dolce discesa a portarci fino a Kargil, città arroccata in una stretta e ombrosa valle e ultimo baluardo dell’Islam (questa volta sciita) prima di ritrovare stupa e monasteri buddhisti.
GIORNO 13 VENERDI 15 AGOSTO KARGIL-LEH 219 KM 6H
L’ultima tappa ci riporta al luogo di partenza, in quella Leh pervasa di misticismo e tranquillità. Prima però dobbiamo affrontare gli ultimi due passi, vale a dire il Namika La e il Fotu La. Poi risaliremo l’impetuoso Indo fino alla capitale del Ladakh. Una volta riconsegnate le moto e ripuliti per bene, potremo celebrare degnamente la conclusione di un’epica avventura motociclistica che niente e nessuno potrà impedirvi di dimenticare perché vi entrerà nella pelle e vi farà brillare gli occhi ogni volta che il vostro pensiero tornerà a percorrere queste strade dove, lo sappiamo per certo, lascerete un pezzo di cuore.
GIORNO 14 SABATO 16 AGOSTO
Partenza dei voli di rientro per l’Italia